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20 ottobre 2011 4 20 /10 /ottobre /2011 08:57

Queste parole vorrei che arrivassero direttamente al cuore di più persone possibili. La mia storia voglio che sia di esempio, di testimonianza e che sia rivolta specialmente a tutte quelle persone che si allontanano dalla fede. Questo articolo è per dire semplicemente che i miracoli esistono. La mia storia ha inizio con un sogno inaspettato ma che mi colpì profondamente nel cuore e nell'anima quando ero in attesa del mio bellissimo angelo: Adelaide. Circa 2 settimane prima della sua nascita sognai il santo Papa Giovanni Paolo II. Era davanti ai miei occhi nella sua veste candida abbattuto e disteso sul pavimento, sembrava fosse caduto. Io ero sola ma nonostante avessi il pancione con uno sforzo sovraumano riuscii a farlo rialzare da terra e adagiarlo su una sedia. Lui mi accarezzò il capo e mi sorrise come per ringraziarmi ed io inginocchiata davanti a lui avevo il capo chinato. Il papà mi benedì. Nell'istante in cui alzai il capo fui fologorata dalla luce della sua croce dorata e d'improvviso da quella croce sgorgò un fiume di sangue e mi ritrovai con una vestaglia bianca sporca. Mi sveglai e il sogno mi scosse così tanto che la prima persona a cui lo raccontai fu mia madre e lei mi disse:"Non preoccuparti figlia mia il sangue è grazia". Il 1 dicembre alle ore 20:00 un dolore lancinante alla schiena, mia sorella era venuta a trovarmi a casa ma soltanto per aiutarmi a preparare le ultime cose da portarmi per il parto previsto tra il 17 e il 27 dicembre. Mio marito e mia sorella mi accompagnarono all'ospedale ma mi rimandarono a casa perchè non ero ancora pronta per partorire, I dolori continuarono anche il giorno dopo; grazie all'intercessione della mia ginecologa, riuscirono a ricoverarmi per motivi di salute e per il bene della mia piccola bambina; decisero di indurmi il parto. Ore 5;30 la ginecologa mi portò in sala parto e mi ruppe il sacco. Ore 6;30 iniziarono dolori e un travaglio difficoltoso e molto lungo. Mio marito non smise neanche per un attimo di tenermi la mano. Mia sorella e i miei genitori erano fuori ad aspettarmi. Ore 16:00 l'ostetrica mi chiese di scendere dal lettino e provare a spingere, mio marito mi sorreggeva da dietro. Solo un telo sul pavimento. Alla prima spinta il mio angelo nasce inaspettatamente e l'ostetrica immobile non la prende. Adelaide cade di testa e batte a terra. Me la strapparono subito via. Il mio pianto era misto di gioia e terrore. Supposta frattura cranica, terapia intensiva ed ecocelebrali. Le analisi e le lastre non rilevarono nulla. Il cordone si spezzò durante la caduta come se qualcuno la sorreggesse. Quel giorno il 2 dicembre del 2010 nella sala parto non ero sola ma accanto a me c'era il Papa Giovanni Paolo II, che mi ricambiava un gesto d'amore. Come io sollevai il papa da terra così lui ha sollevato con la sua mano divina la mia bambina. Oggi Adelaide ha 10mesi e 18 giorni ed è un angelo coraggioso, la felicità, la luce più immensa e pura per la sua mamma e il suo papà. Spero davvero con tutto il cuore che questa mia storia possa riaccendere la fede negli animi di tutte le persone del mondo.

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